mercoledì 21 ottobre 2015

Stop allo sterminio dello scoiattolo grigio. I cittadini boicottino la Regione Umbria

Stop allo sterminio dello scoiattolo grigio. I cittadini boicottino la Regione Umbria.

Il Comune di Perugia sospenda immediatamente la sua adesione al progetto.


Ci aveva provato la Provincia di Perugia nel 2012 per poi desistere sommersa dalle proteste dei cittadini e di molte associazioni e movimenti compreso il nostro.
Oggi è la Regione Umbria che torna alla carica con il progetto europeo “U-Savereds” che nelle intenzioni vuole tutelare la specie autoctona dello scoiattolo rosso, ma che nei fatti si sta traducendo in un incomprensibile e scellerato sterminio mediante l’uccisione con il gas della specie “forestiera” dello scoiattolo grigioChiamano il progetto “Life+” e poi uccidono.


Proprio così, la Regione sta inviando in questi giorni delle lettere ad alcuni cittadini chiedendo il loro permesso per far posizionare dai suoi addetti delle trappole nei terreni e giardini privati per catturare gli scoiattoli. Una volta catturati, viene spiegato nella lettera, se si tratta di scoiattoli rossi verranno marcati e rilasciati nel territorio, se si tratta invece di quelli grigi “si procederà alla soppressione eutanasica tramite inalazione di anidride carbonica”.
Questo perché lo scoiattolo grigio, nutrendosi dello stesso cibo ed avendo le stesse necessità, in virtù del fatto che è più grande e più prolifico, metterebbe a repentaglio l’esistenza dello scoiattolo rosso.          

Prima di procedere con questa assurda operazione, la Regione dovrebbe però, dati alla mano, dimostrare che la situazione attuale è dettata da un’assoluta emergenza dal momento che lo stesso Ministero dell’Ambiente non ha incluso la specie dello scoiattolo rosso tra quelle a rischio di estinzione nel nostro paese (le stesse linee guida del progetto parlano genericamente di "potenziale minaccia") e, soprattutto, deve spiegare perché prima di ricorrere alla soppressione, non ricorra a modalità meno cruente, come la sterilizzazione chimica o chirurgica, privilegiate dallo stesso progetto “U-Savereds”, o la deportazione in altre aree dove non costituiscano una minaccia per le altre specie.
Tra l'altro, dove già si era tentata una operazione del genere (ad esempio in Piemonte), sia il giudice amministrativo che quello ordinario hanno condannato analoghi interventi di eradicazione.

Anche il Comune di Perugia, con una delibera di giunta del 2013 ha aderito a questo progetto concedendo l’autorizzazione alla Regione di operare nella aree verdi pubbliche per catturare gli scoiattoli grigi. Ma catturare per fare cosa? La Regione aveva comunicato all’epoca il suo intento di procedere con la soppressione fisica?


Giova ricordare che nel 2012 il Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Mario Catania, rispondendo ad una interrogazione in Senato riguardante analoga situazione a Genova, oltre ad annunciare l'imminente divieto alla commercializzazione dello scoiattolo grigio per evitarne la proliferazione, concluse dicendo che "si è sviluppato un progetto d’intervento nei confronti di tali scoiattoli che fosse il più attento possibile al sentimento di affezione dei cittadini verso questi animali, prevedendone la cattura, la sterilizzazione e la ricollocazione in strutture idonee, dove dovranno essere mantenuti nelle migliori condizioni possibili e periodicamente controllati fino alla fine del loro ciclo di vita naturale; l’azione sarà seguita da un intervento di ricollocazione di scoiattoli rossi all’interno dei parchi". Altro che uccisione con il gas!

In attesa degli opportuni chiarimenti e di un deciso dietro-front sulle procedure eutanasiche da parte della Regione, chiediamo al Comune di Perugia di sospendere immediatamente la propria collaborazione per la cattura degli scoiattoli e, ai cittadini che hanno ricevuto questa irrituale comunicazione, di boicottare la Regione Umbria NON AUTORIZZANDO il piazzamento delle trappole nei loro terreni, dal momento che ovviamente non esiste neppure nessun obbligo di soddisfare questa folle richiesta.


radicaliperugia.org
Michele Guaitini - segretario
Andrea Maori - tesoriere

15 commenti:

  1. Buonasera, siccome stiamo constatando che si parla del progetto U-Savereds, riteniamo opportuno chiarire alcuni aspetti per non far diffondere informazioni sbagliate o superficiali.

    Lo scoiattolo grigio è tra le specie alloctone invasive inserite nella lista della UE ed è presente anche in Umbria, dove i primi rilasci sono avvenuti intorno al 2000. Tuttavia fino al 2009 la sua presenza è rimasta sconosciuta alla comunità scientifica e alle istituzioni e, in questo gap temporale, la specie si è espansa fino ad interessare un'area di almeno 50 Km2, che riguarda gran parte dell'area urbana di Perugia, mettendo già a rischio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso autoctono in diverse di queste aree.
    Lo scoiattolo grigio è un animale grazioso, che suscita empatia, di indole confidente e la sua presenza risulta molto gradevole. La sua introduzione in Inghilterra ha portato però all’estinzione lo scoiattolo rosso autoctono e purtroppo la stessa vicenda rischia di ripetersi in Italia. La sostituzione dello scoiattolo rosso con lo scoiattolo grigio avviene in tempi rapidissimi. Studi specifici hanno rilevato che ad un anno dall'arrivo del grigio la popolazione del rosso si dimezza e dopo due, tre anni la specie alloctona sostituisce quella autoctona. La presenza in Umbria dello scoiattolo grigio è inoltre molto preoccupante considerato che l’Umbria è al centro della dorsale appenninica e c'è quindi il concreto rischio che lo scoiattolo grigio possa espandersi attraverso l'Appennino in tutta Italia portando all’estinzione lo scoiattolo autoctono rosso.

    Non esiste pertanto solo un punto di vista nazionale, ma anche locale: il proliferare della specie di scoiattolo introdotta in Umbria potrebbe essere l’inizio di una più ampia colonizzazione su gran parte del territorio italiano.
    Quanto alle liste di cui si parla molto, ecco alcuni link che spiegano molto meglio delle opinioni personali quale sia di fatto la situazione in Europa:
    http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=65&fr=1&sts=sss&lang=EN
    https://www.iucn.org/news_homepage/news_by_date/?13773/Some-of-the-worst-Invasives-in-Europe

    Ed alcuni articoli scientifici sul tema:
    http://scholar.google.it/scholar?q=red%2Bgray%2Bsquirrel%2Bvirus&btnG=&hl=it&as_sdt=0%2C5

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    1. 1) si parla sempre di potenziale pericolo ma mancano totalmente riferimenti numerici. Sta avvenendo già l'estinzione dello scoiattolo rosso nella zona di Perugia? In che misura?

      2) Se il tasso di sostituzione è così rapido, dal momento che già la provincia di perugia voleva procedere con lo sterminio nel 2012, ci sarebbe da concludere che ormai è troppo tardi.

      3) perché ucciderli per forza? Perché il ministro Catania disse che si sarebbe proceduto con la sterilizzazione e ricollocazione in strutture idonee?

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    2. Questa affemazione è falsa: "La sua introduzione in Inghilterra ha portato però all’estinzione lo scoiattolo rosso autoctono". Lo scoiattolo rosso non è estinto in Inghilterra, semmai si può dire che i suoi numeri si sono fortemente ridotti. Non è la prima volta che tocca di leggere affermazioni false o gravemente omissive da parte dei sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio.

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    3. A. A. carissimo!!! Quanto tempo! Sempre in giro a sparare balle con un finto tono scientifico per cercare di recuperare la credibilità che avete perso? Da' un po' un'occhiata a questa immagine:
      http://rsst.org.uk/wp-content/uploads/2012/07/squirrel-maps.jpg
      Effettivamente lo scoiattolo grigio non ha fatto estinguere il rosso in Inghilterra, ne ha solo ridotto la popolazione dal 99% del territorio confinandolo in mezza dozzina di puntini isolati... E guarda che si sta parlando di "Inghilterra" non di "Gran Bretagna" né "Regno Unito", altrimenti avresti pure ragione tu visto che in Irlanda e Scozia il rosso si difende ancora. Sul Galles stendiamo pure il proverbiale velo pietoso. Senza contare che nel frattempo altri 5 anni sono passati... Mi chiedo che faccia di bronzo, no, anzi, che stomaco di lega in acciaio inox bisogna avere per non provare vergogna ad andare avanti da anni a sparare falsità sapendo di star facendo esattamente questo, a me viene il voltastomaco al solo pensarci!
      Alla prossima eh ^_^

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  2. Bene, confermi che lo scoiattolo grigio non ha fatto estinguere il rosso in Inghilterra, e quindi conseguentemente che l'affermazione sopra citata era falsa, a meno di attribuire al vocabolo estinzione un significato stravagante ed antiscientifico. Grazie.
    Parliamo anche di questo studio, "Grey squirrels in central Italy: a new threat for endemic red squirrel subspecies" ? Dice che le colonie di scoiattoli grigi umbri si stanno spostando alla velocità di... 290 metri all'anno. Preoccupante, vero?
    E parliamo magari anche del fatto che lo scoiattolo rosso è considerato specie non a rischio di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, e che la stessa organizzazione riconosce che il virus, tanto spesso
    menzionato in Gran Bretagna, in Italia non è mai stato trovato, il che rende il caso inglese del tutto diverso da quello italiano.
    Parliamo di tutto, non c'è problema.

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    1. *ehm ehm*
      http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=65&fr=1&sts=sss&lang=EN
      https://www.iucn.org/news_homepage/news_by_date/?13773/Some-of-the-worst-Invasives-in-Europe
      http://scholar.google.it/scholar?q=red%2Bgray%2Bsquirrel%2Bvirus&btnG=&hl=it&as_sdt=0%2C5
      http://rsst.org.uk/wp-content/uploads/2012/07/squirrel-maps.jpg
      "Il cervello (la scienza) batte la pancia (fede-credo-dogma-setta) 4 - 0"

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    2. E che risposta sarebbe quella che non smentisce nulla di quanto detto, e del resto non potrebbe? O tu pensi che si possa essere contemporaneamente vivi ed estinti? :-)
      Vuoi che posto le pagine dell'IUCN che indicano lo scoiattolo rosso come specie che non è assolutamente a rischio di estinzione? O il rapporto del Ministero dell'Ambiente che non lo indica a rischio di estinzione nemmeno in Italia? O, di nuovo, la pagina dell'IUCN che dice che il virus in Italia non è mai stato trovato?
      Sempre secondo l'IUCN su circa 64.000 mila specie animali e vegetali dalla stessa esaminate circa 20.000 devono ritenersi a rischio di estinzione, e tra queste naturalmente non c'e' lo scoiattolo rosso, però l'eliminazione dello scoiattolo grigio ha il pregio indiscutibile di consentire vantaggi economici a varie persone e quindi...

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    3. Vaaa bene... Il signore ordina bastonate sui denti? Servito!
      "Bene, confermi che lo scoiattolo grigio non ha fatto estinguere il rosso in Inghilterra, e quindi conseguentemente che l'affermazione sopra citata era falsa, a meno di attribuire al vocabolo estinzione un significato stravagante ed antiscientifico. Grazie."
      Vero. Anche dire che la rana dorata è estinta è falso. D'altronde è rimasto ben un puntino sulla mappa che non dico un francobollo ma neanche uno sputo. Quindi se vuoi che te lo ripeta chiaramente: hai ragione, lo scoiattolo rosso in Inghilterra non è estinto, si è solo ridotto del 99% sopravvivendo in mezza dozzina di nuclei isolati destinati a sparire (se negli ultimi 5 anni non l'hanno già fatto). E posso continuare ad andare avanti a ripetertelo. Magari a te sembra che io ti stia dando ragione e che tu n'esca "vincitore", ma neanche ti accorgi che più lo ripeto e più non fai che sfigurare.
      "Parliamo anche di questo studio, "Grey squirrels in central Italy: a new threat for endemic red squirrel subspecies" ? Dice che le colonie di scoiattoli grigi umbri si stanno spostando alla velocità di... 290 metri all'anno. Preoccupante, vero?"
      Sai chi mi ricordi? Quei "geni" che, dall'alto della loro cultura e delle innegabili nozioni che possiedono sull'argomento, quando sentono dire che la temperatura media della Terra aumenterà di, che so, 2,9° nei prossimi tot anni, si fanno delle grasse risate alla faccia di chi si preoccupa per questa ridicola inezia e vorrebbe correre ai ripari! Non c'è da stupirsi: gli animalisti hanno la stessa competenza scientifica dei negazionisti del'effetto serra, del buco nell'ozono, del riscaldamento globale, ecc... L'unica differenza è che i secondi lo fanno per profitto e/o menefreghismo, non per adesione a dogmi/sette e robaccia simile.
      "E parliamo magari anche del fatto che lo scoiattolo rosso è considerato specie non a rischio di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, e che la stessa organizzazione riconosce che il virus, tanto spesso "
      Vuoi che ti riporti il discorso con cui ti avevo asfaltato sul sito di VAS o quello di Sestri quando hai tirato fuori le stesse balle? Devo ripeterti che, se grazie a Dio è una specie ancora diffusissima a livello globale, in Italia, o meglio in alcune regioni d'Italia, è già localmente ESTINTO, soppiantato da quello grigio? Che se cetre zone di Lombardia, Piemonte, Liguria e mettiamoci pure Umbria fossero degli staterelli indipendenti tipo San Marino da tali stati risulterebbe già ESTINTO?
      "menzionato in Gran Bretagna, in Italia non è mai stato trovato, il che rende il caso inglese del tutto diverso da quello italiano."
      Ancora? Devo illuminarti sul fatto che il non aver riscontrato qualcosa non è sinonimo della sua comprovata assenza (soprattutto quando indagini approfondite in questo senso non sono state sufficientemente svolte)? Io è un concetto che conoscevo già dall'università, tanto che l'ho ripetuto alla mia tesi di laurea... Ma anche se venisse provata l'assenza del virus (tanto meglio, è quel che vorrei anch'io, un pericolo in meno), il fatto che l'etologia del grigio lo porti a soppiantare il rosso facendolo sparire da aree a cui era sempre stato vocato a causa della competizione rimane.
      "Parliamo di tutto, non c'è problema."
      Il problema c'è: l'onestà intellettuale. Tanto che finora sei sempre fuggito a gambe levate dai confronti visto che ne uscivi sconfitto.
      Carissimo .a .n, lieto di continuare la mattanza, quando vuoi e quando ho tempo :-)
      P.S.: il "GONBLODDOH!!!!111!!1" è la ciliegina sulla torta ;-)

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    4. Sono divertenti queste risposte scomposte, proviamo allora a fare di nuovo il punto.
      La prima premessa è che confermi che l'estinzione dello scoiattolo rosso in Inghilterra è falsa, e quindi che qualcuno ha detto cose non vere. Non è che io mi senta vincitore di nulla, piuttosto trovo la conferma di una certa abitudine appunto al dire cose non vere.
      La seconda premessa è che confermi che il virus in Italia non è mai stato trovato. Certo, ci potrebbe essere; ci potrebbe essere anche l'Ebola, e a nostra insaputa potrebbe anche essere atterrata e poi ripartita un'astronave aliena, difficile provare il contrario.
      Detto questo, parlamo del concetto di estinzione di una specie: i dinosauri si sono estinti, il dodo si è estinto, lo scoiattolo rosso, ti piaccia o no, non è estinto e non è a rischio di estinzione.
      Per parlare (seriamente) di rischio di estinzione di una specie l'IUCN richiede che siano rispettati alcuni valori relativi al numero di individui rimasti e agli areali di presenza che nel caso dello scoiattolo rosso non sono assolutamente presenti, dato che è ampiamente distribuito in Europa e in Asia.
      Poi se uno vuole, se gli muore il gatto di casa, può anche correre fuori in strada e strillare che il felis catus si è estinto in casa sua, ma dal punto di vista della conservazione della specie la cosa può solo far sorridere. Può benissimo darsi ed è anzi probabile che prima o poi lo scoiattolo rosso si estingua in Inghilterra, che ha un'orografia ben diversa dalla nostra e ha il problema del virus. E' un'ipotesi le cui conseguenze però l'Università di Bristol ha classificato come assolutamente irrilevanti, giudicando mal spesi i soldi impiegati per cercare di mantenerlo.
      Ma anche volendo restare in casa nostra lo scoiattolo rosso non pare a rischio di estinzione, secondo il recente rapporto del Ministero dell'Ambiente sulle specie qui a rischio, e dunque?
      E del resto uno dei principali sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio, ossia Sandro Bertolino, nella sua relazione "MONITORAGGIO DELLO SCOIATTOLO COMUNE (Sciurus vulgaris Linnaeus, 1758) NEI BOSCHI DEL PIEMONTE" cosa scrive?
      "Considerando le carte di vocazionalità per le due specie e il risultato della loro sovrapposizione, lo scenario risultante dalla simulazione indica che le uniche aree dove lo scoiattolo comune sembra avere la possibilità di mantenere popolazioni vitali nel lungo periodo sono quelle costituite dalle foreste alpine di conifere. Nei boschi di latifoglie lo scoiattolo comune scompare in breve tempo a seguito dell’arrivo della specie introdotta".
      Ovvero scrive una cosa su cui si può essere d'accordo: lo scoiattolo grigio nel tempo (magari non breve, qui il virus non s'è visto...) sostituirà quello rosso nelle zone pianeggianti e collinari con boschi di latifoglie, e la presenza del rosso si concentrerà nei boschi di conifere in zone montane, mantenendo popolazioni vitali nel lungo periodo. Non pare necessario scatenare ben pagate guerre di fronte a questo scenario.

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    5. Oggi ho un po' di tempo da dedicarti...
      "Sono divertenti queste risposte scomposte, proviamo allora a fare di nuovo il punto."
      ...o, meglio, ho un po' di tempo a smontare pubblicamente un pezzo alla volta la vostra caterva di menzogne :-)
      "La prima premessa è che confermi che l'estinzione dello scoiattolo rosso in Inghilterra è falsa, e quindi che qualcuno ha detto cose non vere. Non è che io mi senta vincitore di nulla, piuttosto trovo la conferma di una certa abitudine appunto al dire cose non vere."
      Certo, E se vuoi lo ripeto di nuovo: in Inghilterra lo scoiattolo rosso non è "estinto", si è banalmente ridotto di numero di una percentuale prossima al 99% restando con ben mezza dozzina di micropopolazioni destinate all'estinzione in assenza d'interventi (nel 2010, nel frattempo il numero sarà sicurissimamente aumentato ma di tanto!). Sai una cosa? Se oltre ad Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord il Regno Unito fosse stato formato anche da una manciata d'altri staterelli i cui territori, mettiamo, corrispondessero a quelle macchioline sulla cartina dove sopravvive(va) ancora lo scoiattolo rosso, tale specie dall'Inghilterra risulterebbe estinta. Questione di convenzioni, con le tue seguiti a renderti ridicolo, seguendo il tuo ragionamento dovremmo sbattercene altamente del rospo dorato perché ha addirittura una macchiolina di territorio residuo in America Centrale!
      "La seconda premessa è che confermi che il virus in Italia non è mai stato trovato. Certo, ci potrebbe essere; ci potrebbe essere anche l'Ebola, e a nostra insaputa potrebbe anche essere atterrata e poi ripartita un'astronave aliena, difficile provare il contrario."
      Ma lo fai apposta? Cos'è, cerchi di spostare l'attenzione su un punto che ti consente di tirare acqua al tuo mulino (fra l'altro, il punto meno importante nel contesto di questa discussione) sbattendotene degli altri in cui hai torto marcio? Ma cosa lo chiedo a fare? Ci sono abituato ad avere a che fare con voi, con te poi non ti dico! Ti lascio questa citazione: “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.” (proverbio arabo)
      (...)

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    6. (...)
      "Detto questo, parlamo del concetto di estinzione di una specie: i dinosauri si sono estinti, il dodo si è estinto, lo scoiattolo rosso, ti piaccia o no, non è estinto e non è a rischio di estinzione."
      No, dai... Ma tu non lo stai facendo apposta! Ci sei proprio nato, oppure ti sei allenato per arrivare a toccare tali vette (abissi)... Per asfaltarti per bene analizzerò la cosa da un punto di vista scientifico. Estinzione, in sé, è un termine relativo: una specie può essersi estinta da una data zona geografica o dal globo. Lo storione (Acipenser sturio) è estinto "in natura": sopravvive solo negli allevamenti di caviale, mentre alcune specie simili sopravvivono ancora in natura. Ed è INNEGABILE (tranne da chi ha la faccia...di una lega metallica basata sul rame) che in ogni singola zona in cui viveva lo scoiattolo rosso ed è stato fatto arrivare il grigio, il rosso si è E-S-T-I-N-T-O. Lo devo ripetere? Ripetiamolo: il rosso, dov'è arrivato il grigio, si è E-S-T-I-N-T-O. Il grigio, nel frattempo, continua ad ampliare il suo areale. A discapito di quello del rosso. Il quale continua ad arretrare. Fino a che non rimangono mezza dozzina di popolazioni completamente isolate e quindi senza nemmeno più la possibilità di scambi genetici come in Inghilterra. Questo, per caso, vuol dire che laddove non ci sono scoiattoli grigi gli scoiattoli rossi si sono estinti? NO, per l'amor di Dio, NO! Ma dobbiamo fregarcene di quelli che hanno avuto la sfortuna di nascere dove è stato importato il grigio? Allora possiamo fregarcene anche dei bracconieri che cacciano gli uccelli protetti in periodi riproduttivo o lungo le rotte di migrazione tipo a Malta! Tanto in entrambi i casi la colpa è dell'uomo ed in entrambi i casi le specie ora come ora non rischiano realmente di estinguersi dal globo! Che cosa ributtante l'ipocrisia, da voltastomaco proprio...
      "Per parlare (seriamente) di rischio di estinzione di una specie l'IUCN richiede che siano rispettati alcuni valori relativi al numero di individui rimasti e agli areali di presenza che nel caso dello scoiattolo rosso non sono assolutamente presenti, dato che è ampiamente distribuito in Europa e in Asia."
      Vedasi punto precedente.
      "Poi se uno vuole, se gli muore il gatto di casa, può anche correre fuori in strada e strillare che il felis catus si è estinto in casa sua, ma dal punto di vista della conservazione della specie la cosa può solo far sorridere. Può benissimo darsi ed è anzi probabile che prima o poi lo scoiattolo rosso si estingua in Inghilterra, che ha un'orografia ben diversa dalla nostra e ha il problema del virus. E' un'ipotesi le cui conseguenze però l'Università di Bristol ha classificato come assolutamente irrilevanti, giudicando mal spesi i soldi impiegati per cercare di mantenerlo."
      No, dai, non ci credo che possano esistere persone del genere... Il paragone del gatto... Ma quanti anni hai? Io risposte così le davo alle scuole elementari, quando come tema sulla gita scrivevo: "È stata bella."... Ma la cosa che più sorprende è che persone del genere possano arrivare a ricoprire posizioni alte, a prendere decisioni, iniziative, a fare propaganda/proselitismo (disinformazione)... Ma ha ragione Crozza: questo è il Paese delle Meraviglie! Perché in un ipotetico (dell'irrealtà) confronto televisivo, non dico con uno dei biologi che si occupano del progetto EC-SQUARE, ma anche solo con me che non sono nessuno e semplicemente ho fatto studi naturalistici, ne usciresti asfaltato con lo schiacciasassi, basterebbe ripeterti quel che ho scritto qui e che il pubblico non si metta la cera nelle orecchie...
      (...)

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    7. (...)
      "Ma anche volendo restare in casa nostra lo scoiattolo rosso non pare a rischio di estinzione, secondo il recente rapporto del Ministero dell'Ambiente sulle specie qui a rischio, e dunque?"
      OOOH! Mo' mi sono veramente rotto, eh! Dopo un po' basta! Ma basta veramente! Vuoi vedere l'areale di distribuzione dello scoiattolo rosso in Italia? Te lo riporto direttamente dal sito che hai scopiazzato cambiandogli nome e passando da scienza ad animalismo: www.rossoscoiattolo.eu/sites/default/files/immagini/distribuzione.jpg (e ti dà pure ragione, non ignorarlo solo perché è il tuo nemico giurato)! Che cosa si vede da quest'immagine??? Che se il Ministero dell'Ambiente l'avesse classificato come specie a rischio d'estinzione avrebbe detto una colossale falsità scientifica! Sei d'accordo con me fin qui? Questo punto è stato chiarito una volta per tutte? O me lo ritroverò anche nella prossima risposta? Bene, allora invece di ripetere per l'ennesima volta l'ovvio, prova a contestarmi QUESTO: le popolazioni di scoiattolo rosso in Lombardia, Piemonte, Liguria, Umbria e, non me ne ricordavo, pure Veneto sono già localmente ESTINTE! Guarda quest'altra mappa: http://usavereds.eu/wp-content/uploads/2015/01/carta_italia_grigio-2.jpg (anche qui potresti dire che ti dà ragione, d'altronde la maggior parte del territorio è ancora popolata da scoiattoli rossi)! Se dalle tue lastre vedi che c'è un piccolissimo tumore in diverse parti del tuo corpo che cosa fai? Dici: "Ma tanto la stragrande maggioranza delle mie cellule sta bene, il tumore avanza lentamente, sai quanti anni ancora posso vivere!"??? Ma credo proprio di no!!! Corri a fartelo togliere prima che sia troppo tardi! Perché si tratta della tua pellaccia, non della pelliccia degli scoiattoli rossi che continuano a diminuire, anche "grazie" a voi animalisti, che amate così tanto gli animali da volerne impedire il salvataggio da una minaccia causata in primis dall'uomo! Allora per gli scoiattoli lasciamo che il tumore si diffonda invece di curarlo sopprimendo le cellule cancerose, no? Ipocrita...
      "E del resto uno dei principali sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio, ossia Sandro Bertolino, nella sua relazione "MONITORAGGIO DELLO SCOIATTOLO COMUNE (Sciurus vulgaris Linnaeus, 1758) NEI BOSCHI DEL PIEMONTE" cosa scrive?"
      Non lo so, dimmelo tu.
      (...)

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    8. (...)
      ""Considerando le carte di vocazionalità per le due specie e il risultato della loro sovrapposizione, lo scenario risultante dalla simulazione indica che le uniche aree dove lo scoiattolo comune sembra avere la possibilità di mantenere popolazioni vitali nel lungo periodo sono quelle costituite dalle foreste alpine di conifere. Nei boschi di latifoglie lo scoiattolo comune scompare in breve tempo a seguito dell’arrivo della specie introdotta"."
      Sì. E?
      "Ovvero scrive una cosa su cui si può essere d'accordo: lo scoiattolo grigio nel tempo (magari non breve, qui il virus non s'è visto...) sostituirà quello rosso nelle zone pianeggianti e collinari con boschi di latifoglie, e la presenza del rosso si concentrerà nei boschi di conifere in zone montane, mantenendo popolazioni vitali nel lungo periodo. Non pare necessario scatenare ben pagate guerre di fronte a questo scenario."
      ... Non sapevo come cominciare quest'ultima risposta, direi che 3 puntini di sospensione rendono al meglio l'idea della mia "reazione" alla lettura della tua affermazione. Ecco qual è la differenza fra uno scienziato ed un animalista, fra un biologo ed un LAVegantispecista. Nelle argomentazioni, nelle motivazioni su cui basano le proprie scelte, il primo ha dati e fatti concreti da una parte e la ragione dall'altra, il secondo è come un bambino, o come uno di quegli estremisti integralisti fanatici che nel nome di qualche divinità (che gli sputerebbe in faccia) compie atti che più lontani dalla razionalità dell'uomo non si può. Ora farò una serie di domande, rispondimi se non temi il confronto. Tu stai dicendo che dobbiamo fregarcene del fatto che le popolazioni di scoiattolo rosso in Italia (e dovunque sia stato introdotto il grigio) sono destinate ad estinguersi dalle zone pianeggianti, collinari e con boschi di latifoglie e rassegnarci al fatto che resteranno confinate nel boschi di conifere delle zone montuose? Rispondi. Se l'uomo causa un danno ecologico non deve porvi rimedio? Rispondi. Se si rovescia una petroliera in mare dobbiamo accettare l'infausto destino delle specie marine che abitano quel tratto? Rispondi. Se ci si accorge che una data specie è al limite dell'estinzione magari anche per cause naturali non dovremmo intervenire per portarla in salvo ma lasciare che fino all'ultimo esemplare vada incontro alla morte? Rispondi. In nome di che cosa vuoi impedire a chi ama e vuole conservare la natura dalle brutture umane di salvare migliaia di esemplari di scoiattoli rossi che non sono altro che vittime e non carnefici? Rispondi. In nome per caso dell'amore per gli animali? Rispondi. Ai tuoi animali domestici che certamente avrai dai da mangiare frutta e verdura oppure altri animali morti ammazzati in qualche macello asiatico e confezionati in scatolette di metallo? Rispondi. Perché non fai una bella colletta il cui ricavato verrà usato per un progetto alternativo di eradicazione che vedrebbe la sola cattura degli scoiattoli grigi (fino all'ultimo però) e la successiva rimpatriata nei boschi latifogliosi dei planizi collineggianti del Nordamerica? Rispondi. Non ti fai schifo da solo ad aver risposto di sì alla prima domanda? RISPONDI. Io aspetto.
      Stavolta mi sono portato dietro lo schiacciasassi, e d'ora in poi me lo porterò sempre dietro invece di limitarmi a fare battutine (comunque già di per sé sufficienti a smontarti), proprio perché amo la natura e gli animali non solo col cuore ma anche col CERVELLO non posso restare indifferente all'operato di uno che la natura e gli animali li vuole DISTRUGGERE perché quando si toccano argomenti che riguardano la sua "religione (setta) il cervello lo SPEGNE (altrimenti correrebbe il rischio di dover fare i conti con la propria ipocrisia)!!!

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    9. (...ho dovuto spezzare il messaggio in più parti per poter rispondere a tutti i punti...)

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  3. Regardless whether the studies were conducted in big woodland areas with "low level of urbanisation" (Shuttleworth 2001) or they included areas "more urbanised" (Dutton 2004, Simpson et al. 2013) the main cause (even up to 94%) of unnatural deaths in red squirrel population in the UK was human activity.

    http://i-csrs.com/red-squirrels-mortality

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